Viaggiare! Questo è il significato in lingua Swahili del nome di questo vino, tributo dei ragazzi del progetto SETE al loro percorso di ricerca. Un viaggio senza fine, incentrato sulla scoperta del territorio, sull'esplorazione dei processi di vinificazione, sull'evoluzione del gusto e sul cambiamento.
Trebbiano in maggioranza, ma anche Ottonose ed una puntina di Malvasia puntinata del Lazio, tutti on relax sulle bucce per due splendidi giorni e lasciati riposare in acciaio per quasi un anno.
Splendido splendente già nel calice, ma è al palato che folgora le papille gustative con un super mix di erbe, fiori e frutti a polpa bianca, mineralità, sapidità ed acidità che invogliano continuamente la beva. Lungo ma mai stancante e soprattutto super dissetante!