VINO NATURALE

18-08-2020 11:29 -

VINO NATURALE
by Wine Symphony

Cos'è il vino naturale? Per molti una moda, ma in realtà nasce dall'esigenza di pochi produttori artigianali di svincolarsi dalla viticultura industriale che a partire dagli anni sessanta ha impoverito i suoli, avvelenato i campi e trasformato il vino in una bevanda aggiustata per adattarsi alle richieste del mercato.
Le storie sulla sua "origine" sono molteplici, dalla Francia all'Italia, ma tutte si accomunano per il rifiuto dell’abuso della chimica, della produttività incrementata allo spasmo, della manipolazione del vino in funzione di una richiesta imposta dall'esterno.
Nasce così il vino naturale, od artigianale per chi resta offeso da questa impronunciabile parola (soprattutto per gli amanti del convenzionale), da una viticultura che esclude tutte le sostanze chimiche di sintesi (pesticidi, diserbanti, concimi), tratta solo con rame e zolfo ed è orientata alle basse rese.
Più biodiversità c’è in vigna, più le piante saranno in equilibrio e capaci di proteggersi da sole, meno trattamenti saranno necessari, più il suolo sarà fertile e in salute, più l’uva sarà sana e di qualità!!!

Ma non è solo una questione di cosa si utilizza, ma come si lavora e vive l'intero ciclo di produzione del vino. La vendemmia viene fatta a mano perché fare a meno della meccanizzazione permette una miglior selezione dei grappoli e riduce il rischio di danneggiarli. Nella fase di vinificazione ed affinamento (in cantina quindi) l’uva viene lavorata seguendo la sua spontanea evoluzione senza intervenire con additivi enologici o trattamenti per correggere l’aspetto, il profumo o il gusto del vino. Sì, perché nei vini che compriamo abitualmente e specialmente nella grande distribuzione, oltre all'uva si trovano un bel pò di altre cose...lieviti selezionati, correttori di acidità, gomma arabica, cremor tartaro, colla di pesce, proteine vegetali, enzimi vari, e altri coadiuvanti che hanno effetti su gusto, colore e consistenza...e la lista non finisce qua!
L’unico additivo ammesso nel vino naturale, in basse quantità, è la solforosa: un conservante che stabilizza il vino. Chiaramente la quantità fa la differenza, perché nei vini naturali ne potremo trovare un massimo 30-40 mg/litro, in quelli “convenzionali” fino a 200 mg/litro.
In realtà sono molti i vignaioli che non la aggiungono anche perché il processo di fermentazione alcolica produce naturalmente piccole quantità di solfiti, senza bisogno quindi di aggiungerli.
Una cosa bella dei vini senza solfiti aggiunti (o con basse quantità di solfiti) è l'elevata digeribilità ed assimilazione che ci permette di bere una bottiglia intera e svegliarci il giorno dopo senza alcun acciacco. Anche in questo caso, i "convenzionali" reputano questa affermazione una bugia ed una trovata di marketing, ma possiamo garantirvi in base alle nostre esperienze personali che invece è proprio così!

In oltre, fate attenzione, perché un vino certificato biologico non è di conseguenza naturale! Precisamente, a livello agricolo sì, ma poi in cantina c'è un abisso di differenza perché il disciplinare biologico, incredibile ma vero, ammette quasi tutti gli additivi e i processi concessi per il vino convenzionale. Infatti, a dimostrazione di ciò, esistono moltissimi produttori di vino naturale che pur avendo la certificazione biologica non la espongono sulla bottiglia, perché rischia addirittura di essere fuorviante.
Non possiamo neanche accostarlo al biodinamico che segue una precisa disciplina agricola ispirata ai principi di Rudolf Steiner e basata su preparati omeopatici e calendari lunari. Naturalmente però molti produttori naturali sono certificati biodinamici ed altri seguono solo alcuni principi della biodinamica, che però in cantina ha comunque un protocollo più permissivo rispetto al naturale.

Forse la cosa più indigesta sarà quella di dover spendere un po’ di più rispetto al solito, ma sappiate che una bottiglia di vino a 4 euro è molto dannosa, perché oltre ad essere di qualità scadente, nasconde i costi ambientali che si porta dietro. Bere meno e bere meglio è senza dubbio un’opzione saggia!!!
Sappiate che i vignaioli naturali in molti casi recuperano e tutelano le varietà locali, con gran guadagno della biodiversità generale e dei nostri palati.
Cosa dovrete aspettarvi quindi all'interno di una bottiglia di vino naturale? Beh...che sappia di vino, ma in un modo così intenso e vario che probabilmente non somiglierà a quello a cui siete stati abituati a bere. Troverete vini arancioni (i famosi Orange Wine) cioè bianchi che hanno macerato sulle bucce per qualche giorno acquisendo colori e sensazioni mai viste e provate nel convenzionale, oppure vini un po’ torbidi o con un po’ di deposito, perché la maggior parte dei vini naturali non sono filtrati (tutto quello che c’è nel vino è roba buona e la filtrazione ha solo una funzione estetica!); oppure capiterà di sentire acidità più spiccate o lievi ossidazioni, ma anche odori più “selvaggi” e perché no, di incontrare difetti veri e propri, si perché esistono vini naturali buoni e altri meno buoni, proprio come i vini convenzionali.
Scoprirete moltissimi vitigni locali, alcuni di questi sicuramente mai sentiti...una gran fortuna perché l’Italia, casa nostra, ha la più grande varietà di uve del mondo.

Siate curiosi e preparatevi ad una grande diversità nei profumi e nei sapori, perché ogni vino naturale sarà un’espressione del territorio e dell’annata senza correzioni! Sarà in tutto e per tutto un vino vivo, in costante evoluzione e fortunatamente in qualche caso imprevedibile.
Chiaramente alcuni vi piaceranno, altri meno ed è normale perché il gusto è soggettivo, ma avrete sempre la fortuna di bere vino e non una bevanda creata giusto per soddisfare i gusti di palati ormai fossilizzati su sentori e gusti preistorici!

Wine Symphony enoteca vini naturali di piccoli produttori dal grande cuore!!!